L’uso del tempo

Fratelli, fate molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi“.

Con queste parole nella seconda lettura di questa domenica san Paolo esorta i fedeli di Efeso associando la saggezza all’uso del tempo.

Riflettendo sul brano anche noi siamo messi nelle condizioni di misurare la nostra saggezza e confrontarci con la stoltezza: Che uso facciamo del tempo?

Quante ore al giorno sprechiamo con il cellulare in mano, per poi convincerci che non abbiamo avuto tempo per fare, con quello stesso telefonino, una telefonata di un solo minuto a una persona che elemosina conforto.

Quanti minuti al giorno passiamo dietro scelte sbagliate o attività inutili e poi ci giustifichiamo di non aver avuto tempo per una breve visita a qualcuno che ci attende.

Quanto tempo ci sottraggono il lavoro e gli hobby, e non riusciamo a vivere la famiglia, guardarci negli occhi con figli o coniugi, sederci di fronte, ascoltarci. Poi, quando qualcosa crolla capiamo tragicamente che non abbiamo più tempo per ricostruire.

Quanto poco, o nullo, tempo dedichiamo alla preghiera. E quando lo facciamo lo inquiniamo con distrazioni di ogni genere.

Concludo questi spunti di riflessione con un noto brano biblico del libro del Quelet:
Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato. Un tempo per uccidere e un tempo per curare, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto e un tempo per danzare. Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via. Un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace“.

Essere saggi significa sapere sempre, in ogni momento della giornata, che tempo è per noi secondo la volontà del Signore.

Don Michele Fontana

5 commenti

  1. Grazie Don Michele , questo brano dovremmo leggerlo più spesso…

    1. 🙏🙏

  2. Grazie Don Michele Fontana, questo brano è quello che aspettavo per capire la differenza nel perdere tempo, e dove noi seguiamo le regole di essere saggi e consapevole dei nostri comportamenti,lo dobbiamo leggere spesso.

    1. Grazieeee

  3. La cosa grave di questo tempo è che tutti noi siamo coscienti del tempo che sprechiamo, in cose inutili e talvolta dannose ma lo facciamo lo stesso., forse perché siamo diventati egoisti, senza valori umani senza Dio. oe

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